In accordo con il Governo il 14 marzo sindacati e imprese hanno firmato un protocollo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da nuovo coronavirus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.
Il protocollo è stato integrato il 24 aprile ed è inserito come allegato 6 nel DPCM 26 aprile 2020. Tra le principali raccomandazioni per le imprese troviamo la pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro. L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dell’area secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonché alla ventilazione dei locali. Va garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse, con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. Nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020. La sanificazione o la pulizia è il primo atto indispensabile per la ripartenza e dovrà ripetersi nel tempo, anche più volte al giorno; le imprese potranno affidare la sanificazione anche al personale interno ed i titolari di attività potranno eseguirla in prima persona. L’unica indicazione per le imprese è contenuta nella circolare del ministero della Salute 5443 del 22 febbraio 2020: usare varechina allo 0,1% o etanolo al 70 per cento. FAI DA TE ED AUTOCERTIFICAZIONE Molte regioni hanno già confermato la possibilità della sanificazione fai da te con alcuni provvedimenti ed altre ancora non si sono pronunciate, l'importante è utilizzare i detergenti prescritti dalla legge (varechina allo 0,1% o etanolo al 70 per cento) ed annotare le procedure effettuate e tenere gli scontrini o le fatture dei prodotti impiegati per eventuali controlli così come spiegato da Dino Gramellini, vicepresidente dell’associazione delle imprese di disinfestazione professionali italiane. IMPIANTI AERAULICI PER LA CLIMATIZZAZIONE Ad essere obbligatoria - ma anche in questo caso gestibile internamente - è la sanificazione degli impianti di aria condizionata. Nel Rapporto ISS Covid-19 n. 5/2020 è prevista l’accurata pulizia degli impianti che altrimenti dovranno essere spenti, garantendo la massima ventilazione dei locali. In particolare dovrebbe essere fatta (anche dai privati) la pulizia regolare delle prese e delle griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico al 75 per cento. Sarà inoltre necessario pulire i filtri almeno ogni quattro settimane. Anche in questo caso, alcune Regioni hanno confermato la possibilità di procedere in autonomia senza dover ricorrere ad imprese specializzate. Ad esempio, la Regione Abruzzo è intervenuta specificando nell'ordinanza n.42 del 2 aprile 2020 che le procedure di sanificazione possono essere svolte anche per mezzo di professionisti e imprese.
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